2020

AIS Vitae 2020

Secondo anno di presenza in Guida per questa brillante azienda del Roero.
Non si tratta solo di una conferma, ma di una crescente crescita che sicuramente commenteremo nelle prossime edizioni. Per quest’anno segnaliamo la bontà di tutti i vini proposti, da un fragrante rosato a base di uve nebbiolo, fino ai più blasonati Arneis e Roero. Denominatori comuni sono l’eleganza, l’estrema definizione di tutte le sensazioni gustative e un’appagante beva che testimonia la sapiente interpretazione del territorio. Una segnalazione particolare merita il Savij 2015, un Arneis vinificato esclusivamente in acciaio, presentato a tre anni dalla vendemmia, che racconta del potenziale evolutivo di un vino troppo spesso bevuto solo da giovane. Una scelta coraggiosa ma azzeccatissima: bravi!
Roero 2016: il rosso rubino inizia a virare in granato, incipit balsamico e di fiori appena colti, la progressione racconta di erba tagliata, sottobosco, funghi, foglie di tè, pesca gialla, ribes e fragolina. Sorprende alternando sensazioni serie e scure al altre più dolci e accoglienti. L’assaggio lo rivela fresco e dalla gustosa vena sapida. Il tannino è già equilibrato ed elegante e invita al riassaggio. Fermenta in botti da 10Hl, dove matura per un anno, per poi affinare per lo stesso tempo in bottiglia. Agnello al forno con patate.
Roero Arneis Savij 2015: Luminosissimo paglierino. Naso fine e tenue, giocato su pietra focaia, gesso, agrumi, frutta gialla e leggiadri tocchi vegetali: un angolo di Loira in Piemonte. Il sorso è sorprendente per freschezza e sapidità, ricco di sostanza e decisamente persistente. Una riuscitissima interpretazione. Già ottimo ma con un grande potenziale evolutivo. Prima annata prodotta, da vigne di poco più di dieci anni. Riposa per 11 mesi in acciaio sui lieviti e affina a lungo in bottiglia. Rombo con le mele.
Roero Arneis 2018: Classico giallo paglierino. Inizialmente quasi atipico con note di frutta secca, pasticceria, crema, tocchi balsamici, col tempo arrivano anche i più ortodossi acacia e biancospino, l’asparago, l’ortica, la pesca bianca, la mirabella. Il sorso è fresco, sapido e saporito, di buona persistenza e dal finale amarognolo. Da vigne giovanissime. Sosta in acciaio per 7 mesi, di cui 4 sui lieviti. Risotto con gli scampi.

2020

SLOW WINE 2020

Giovane e motivato, aperto al confronto e con una visione che va oltre la propria realtà, Andrea Careglio è uno di quei produttori che fanno ben sperare in un futuro roseo della zona. Ha preso in mano le redini dell’azienda nel 2008, facendola crescere a piccoli e ponderati passi, soprattutto nella qualità dei vini, fedeli rappresentanti di questa zona. È stata ultimata anche la nuova e funzionale cantina, a pochi passi di quella vecchia, ormai troppo piccola.
Andrea ha uno stile enologico preciso e affidabile, lineare e senza inutili fronzoli, che lascia ampio spazio all’espressione di vigna e millesimo. Ancora una volta tra i migliori della zona il Roero Arneis 2018, tipico ed equilibrato su tutti i fronti: profumi, freschezza, struttura e facilità di beva. Ottima prova per il nuovo Roero Arneis Savij 2015, affinato a lungo sulle fecce fini e poi in bottiglia: un’espressione molto raffinata ed elegante, quasi giovanile nei tratti floreali. Saporito e fragrante il Langhe Nebbiolo 2017 affinato solo in acciaio: esprime il frutto più classico del Roero con cenni anche floreali e di terra bagnata. Il Roero 2016 al momento del nostro assaggio necessitava ancora di tempo per dispiegarsi del tutto, ma la solida matrice tannica e un’armonica componente succosa promettono bene.

BY DANIELE CERNILLI

GUIDA ESSENZIALE VINI D’ITALIA 2020

Si tratta di una piccola realtà a conduzione famigliare nata nel 1986 per mano di Pierangelo Careglio e da qualche anno il giovane figlio Andrea è entrato a pieno titolo nella gestione. Sono 8 gli ettari vitati, dei quali 6.3 iscritti alla denominazione, suddivisa tra 4.6 ettari impiantati ad Arneis e 1.7 impiantati a Nebbiolo, tutti all’interno del territorio comunale. Se ne ricavano vini dal forte carattere territoriale e dalla rimarchevole precisione tecnica. [94 punti] Roero Arneis Savij 2015: ad uve Arneis. Affina in acciaio per 10 mesi. Paglierino brillante. Al naso in primo piano pietra focaia seguita da note di erbe aromatiche e frutta bianca. La struttura è piena, ma vibrante e saporita. Il finale è dinamico e molto salato.  [92 punti] Roero 2015 da uve Nebbiolo. Matura 6 mesi in acciaio e 12 in botte grande. Rubino brillante. I profumi sono invitanti di fiori appassiti e liquirizia. La struttura è composta, agile ma tonica con tannini succosi e un finale fresco e progressivo.

2019

SLOW WINE 2019

È sempre un piacere tornare a visitare l’azienda di Pierangelo e Andrea Careglio,  l’unica realtà a presidiare la zona di Baldissero d’Alba.  A riceverci è Andrea, l’ultima generazione al comando: giovane e dinamico, in prima linea nelle attività del Consorzio del Roero, dimostra già un’insospettabile solidità in termini di idee e capacità produttive. Se il Roero oggi è percorso da una ventata di freschezza il merito è anche suo.

I vini sono sempre buoni e convincenti, puliti, di facile beva e dai prezzi contenuti. Non possiamo quindi che iniziare del Gramplin 2017, un rosato da uve nebbiolo realizzato con mano felicissima: snello, slanciato, sapido, più che un vino da piscina un vino da mare ( o da amare?), visto che vogliamo dargli importanza. Ci ha convinti molto anche il Langhe Favorita 2017, dotato di una mineralità salina spiazzante, che gli dona grande nerbo. Poi i vini-simbolo: il Roero Arneis 2017 presenta tipiche note di frutta bianca e un sorso concentrato snellito dalla sapidità. Il Roero 2015, molto profumato su cenni di frutta croccante e di fiori, ha un palato compatto e abbastanza orizzontale. Tipica nei profumi primari la Barbera d’Alba 2016, dotata di giusta tensione acida e succo. Delicato il Langhe Nebbiolo 2016.

2019

GAMBERO ROSSO 2019

Davvero ben realizzato il Roero Arneis ’17, di bella grinta e tensione, dalle note di frutta gialla, piacevole e di facile beva. Sullo stesso livello abbiamo trovato la Barbera d’Alba ’16, dai sentori di frutti rossi, di buona pienezza e piacevolezza. Corretto e immediato il Langhe Favorita ’17.

by Slow Food Editore

SLOW WINE 2018

“Nelle parole e nei gesti di Andrea Careglio, trentunenne balzato alla guida di questa piccola ma salda azienda familiare, c’è tutta la sicurezza di chi ha una visione definita del proprio futuro: in un angolo di Roero poco battuto, i Careglio stanno dimostrando, vendemmia dopo vendemmia, che c’è spazio per cresce e fare grandi vini da vitigni autoctoni, e, al tempo stesso, per spendersi in un’ intelligente promozione del territorio.
Siamo rimasti colpiti dalla schiettezza, dalla precisione e dalla tipicità della batteria di vini assaggiati. Floreale e lievemente minerale, il Langhe Favorita 2016 ha anche bel nerbo acido.
Bellissima versione per questo Roero Arnies 2016, che si esprime su note di agrumi, fiori e salsedine; in bocca ha lunghezza sapida e beva trascinante.
Altrettanto riuscito il Vino Rosato Gramplin 2016, un chiodo fisso a cui i Careglio hanno voluto giustamente dare spazio. Nitida nei profumi fruttati, la Barbera d’Alba 2015 è fresca e scorrevole.
Anche il Langhe Nebbiolo è agile ed elegante. Infine, il Roero 2014: si presenta con sentori di frutti di bosco fragranti e piacevoli, per continuare in bocca con dinamismo, tannino maturo e finale abbastanza esile.”

2017

VINI BUONI D'ITALIA 2017

Dai curati vigneti di proprietà, situati su terreni sabbiosi e arenarici di altura detti “Bric”, nasce un ottimo Roero Docg profumato di rosa, viola e scorza di arancia.

Un vino potente e dai tannini ancora importanti, coerente, fresco e asciutto nel suo lungo finale. Buoni il Langhe Nebbiolo, con erba medica fresca e floreale di glicine, e la Favorita tipica e fruttata, dalla bocca sapida e morbida. Molto piacevole il Roero Arneis, fresco e con profumi agrumati e minerali.

by Gambero Rosso

BEREBENE 2017 ``ottimi vini sotto i 13€``

Questa piccola azienda familiare fondata nel 1986 coltiva nei suoi 8 ettari vitati i vitigni tipici del territorio roerino, arneis barbera favorita e nebbiolo e propone una gamma di vini di ottima qualità.

Quest’anno ci è piaciuto soprattutto il Roero 2013, risultato tra i migliori della tipologia, grazie ai profumi di piccoli frutti rossi, incenso e terra bagnata con sfumature speziate, mentre al palato, anche se ancora con tannini un po’ aggressivi, è lungo e polposo, ricco di frutto e sapido.

Donald Winkler

``Roero reportage 2016``

Az. Agr. Careglio Pierangelo: Andrea e suo padre Pierangelo, producono il vino in questa piccola azienda fondata nel 1986. Hanno 8 Ha di vigneti coltivati biologicamente, tra cui 4,6 Ha di Arneis, e una produzione totale di circa 30 mila bottiglie. I vigneti hanno prevalentemente esposizioni a Sud.
Careglio si concentra sulla vinificazioni tradizionali senza macerazioni per l’Arneis.
Careglio è l’unico produttore di Baldissero d’Alba.
CAREGLIO Roero Arneis 2015 90 punti: un Arneis minerale, dalla notevole ampiezza al palato, dove sfoggia aromi e sapori di frutta. Piuttosto delizioso con un palato ricco e pieno, un buon estratto ed un finale gessoso. Proviene dal blend di diversi vigneti, la maggior parte con esposizione a sud.
CAREGLIO Roero 2013 90 punti: il Roero Careglio offre aromi di bacche rosse fresche, ciliegia, prugna e sottobosco. Morbido all’attacco con una fitta ma morbida e setosa rete di tannini, fini e asciutti. Il vino è prodotto dal mix tra due diversi vigneti a Baldissero d’Alba. Infine, è invecchiato in botti di rovere da 10 Hl.

by Slow Food Editore

SLOW WINE 2017

“Andrea Careglio è il giovane vignaiolo alla guida di questa bella realtà familiare che abbiamo potuto veder crescere moltissimo negli ultimi anni in termini di qualità. Andrea, classe 1986 ha sempre dato il suo contributo in azienda, e dal 2008 lo fa a tempo pieno. Oltre all’ impegno tra le proprie quattro mura, ci piace ricordare i suoi sforzi per la promozione del territorio. Attualmente è consigliere del Consorzio vini del Roero. In progetto la costruzione di una nuova cantina.
Andrea punta sui vitigni classici del territorio, vinificati in modo tradizionale e senza travolgenti interventi tecnici. Il Roero Arneis 2015 ha struttura e morbidezza, chiude fresco e sapido. Più semplice, lineare e leggiadro il Langhe Favorita 2015. Tra i rossi spicca il Roero 2013, affinato in botticelle di 10 ettolitri: ampio, nitido e molto “roerino” nei profumi di frutta rossa matura, è strutturato ma agile al palato, con tannino che emerge in chiusura. Anche il Langhe Nebbiolo 2014 esibisce un riconoscibile timbro territoriale, ma qui i profumi sono più giovanili e il palato è assai slanciato, con solido grip tannico. L’annata fresca ha dato una Barbera 2014 meno polposa del solito.”

by Gambero Rosso

BEREBENE 2016

Pierangelo Careglio ha fondato questa piccola azienda roerina nel 1986 e oggi, affiancato dal figlio Andrea propone una serie di vini di buona qualità e tipicità.
Il loro Roero Arneis 2014 è uno dei migliori che abbiamo assaggiato di questa difficile annata.

Al naso risulta complesso, con profumi floreali di ginestra e in sottofondo toni iodati, mentre il palato è più semplice e scorrevole, ma comunque sapido, di buon frutto e freschezza.

by Slow Food Editore

SLOW WINE 2016

“Unico produttore di Baldissero d’Alba, Andrea ci sorprende sempre. Le sue competenze ed il suo entusiasmo attivo nel locale Consorzio roerino sono segnali positivi di un territorio in crescita. Una piccola produzione tutta all’ insegna della qualità, con vini puliti sempre nel solco della tradizione.
Anche i prezzi medi di uscita delle sue etichette sono decisamente onesti, potendo vantare una qualità non indifferente.
Andrea cerca nei suoi vini la tipicità e la freschezza attraverso vinificazioni tradizionali e fermentazioni classiche. Esemplare in questo senso il Langhe Favorita 2014, dalla beva straordinaria con una forte matrice fruttata. Persistente e con un finale di frutta a polpa bianca il Roero Arneis 2014. Gioca sulla freschezza unita all’ acidità dell’ uva il rosato Gramplin 2014. Cenni floreali e tannino fine per il Langhe Nebbiolo 2014.
Roero 2012 (VINO SLOW): non è certo un mostro di potenza, ma ha eleganza e finezza da primato. Uno dei migliori assaggi della denominazione. Una sorpresa molto gradita, con una matrice territoriale decisamente spiccata e godibilissima.”

2016

Wine Enthusiast 2016

Wine & ratings:
Roero Careglio 2012
91 Points

Febbraio 2016

Wine e Spirits Magazine

CAREGLIO PIERANGELO: Barbera d’Alba 2013 (acquisto consigliato):
Gli aromi floreali e di frutti rossi freschi, conferiscono a questa Barbera vinificata in acciaio, un carattere vivace.
Con la sua spiccata acidità e le leggere note di erbe essiccate, è un abbinamento consigliato con una buon primo piatto con cacio e pepe.

by Slow Food Editore

SLOW WINE 2015

“Andrea, unico produttore di Baldissero d’Alba, nel “cuore del cuore” del Roero, ha già le idee chiare sulla strada da prendere, nonostante la sua giovane età: vinificazioni tradizionali, ricerca della tipicità del vitigno e del vino, promozione del territorio. Andrea è parte attiva del neonato Consorzio di tutela dei vini del Roero e ci fa guardare con ottimismo alla “new era” territoriale che avanza. Lo affianca e sostiene il papà Pierangelo.
Nella cantina, piccola ma ordinata, Andrea cerca la tipicità e la trova nella riuscita Langhe Favorita 2013, fresca, fruttata, una delle migliori interpretazioni in commercio. Stesso stile -solo acciaio e 3-4 mesi sur lie- con note erbacee in evidenza per il piacevole Roero Arneis 2013. Finissimo, lungo, con toni fruttati e tannino levigato il Roero 2011, affinato in botticelle di media grandezza. Interessante il Langhe Nebbiolo 2013, fresco e immediato, con una beva trascinante.

Primo anno per il rosato Gramplin 2013, una chiave di lettura diversa del nebbiolo, dove il tannino c’è ma non compromette la bevibilità; è un vino fresco e piacevole.”